giovedì 25 novembre 2010

Imboccare la porta giusta !


" Rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri" (1 Pt 5:5). Molti anni fa, accadde che il capo di un villaggio africano fosse preoccupato perchè aveva notato che i suoi uomini erano dominati dalle loro mogli. Così un giorno, per verificare se fosse realmente come pensava, convocò tutti gli uomini, e solo loro, nella capanna dove di solito si tenevano le assemblee del villaggio. Dopo una breve introduzione, disse:" Tutti coloro che sono convinti di essere dominati dalle proprie mogli lascino pure la capanna uscendo dalla porta di destra. Quelli che invece sono convinti di essere loro a comandare nella propria casa, lascino la capanna uscendo dalla porta di sinistra". Tutti uscirono dalla porta di destra, tranne uno. Allora, il capo del villaggio li riunì nuovamente e , di fronte a tutti lodò l'uomo uscito dalla porta di sinistra dicendo: "Abbiamo ancora un vero uomo nel nostro villaggio che si sa far valere e non si fa comandare dalla moglie;. Poi rivolto all'uomo chiese " Ma come ci sei riuscito? Potresti condividere con noi il tuo segreto?. L'uomo, intimidito, rispose: " Quando sono uscito di casa questa mattina, mia moglie mi ha detto: "Marito mio, mi raccomando, mai seguire la massa! Ecco perchè sono uscito dalla porta di sinistra ". Il capo del villaggio ritornò a casa ancor più preoccupato pensando a quale poteva essere la soluzione del problema che ormai era evidente: gli uomini contavano poco e nulla, nel suo villaggio, perchè ormai erano le donne a comandare. Peccato che questo uomo non aveva letto la Bibbia, altrimenti avrebbe saputo che per il Signore" non c'è né maschio né femmina" ( Gal 3:28) e che "dinanzi a DIO non c'è riguardo a persone" ( Rm2:11).Comunque, il problema del primo posto, di chi comanda, dell'affermazione di sé, ha provocato sempre lotte e odio. E Gesù sapeva molto bene che la tendenza naturale dell'uomo è quella di considerarsi superiore all'altro. Ecco perchè ci ha lasciato detto: "Chiunque fra di voi vorrà essere il primo, sarà vostro servitore" ( Mt20.27). Lui stesso venne in mezzo a noi per darci un esempio di servizio e di umiltà, in quanto, " pur essendo nella condizione di DIO, non ritenne un privilegio l'essere come DIO, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo" ( Fil 2:6-7) Ricordiamoci che il desiderio di supremazia, se non è tenuto sotto controll, diventa incontenibile e il suo frutto è orgoglio e superbia. Spesso, le realtà della vita stessa, non potendo far diventare umili i superbi, li rende ridicoli come la nostra storia c'insegna, " il frutto dell'umiltà è ricchezza, gloria e vita" ( Pr 22:4). E bene dunque meditare sulle parole di Paolo: " Ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stessi" ( Fil2:3).

martedì 16 novembre 2010

Preghiera


Ti vedo o Signore nel volto rugoso di un vecchio, nel sorriso di un bimbo, nel pianto disperato di una madre, nel corpo straziato di un innocente. Ti scopro o Signore nei cieli infiniti del mondo, nel silenzio di un dolce tramonto, nel limpido sereno di un'alba. Mi parli o Signore con il suono gioioso dell'ave, con il canto melodioso degli uccelli, con il profumo dei fiori. Ascolta o Signore il tumulto di un cuore che anela parole di pace. Aiutami a credere o Signore in un mondo futuro, dove le ombre fuggiranno sconfitte dal tuo amore, dove il sole riscalderà questo freddo nostro cammino.

Amicizia


Quando mi sento sola basta che volgo il volto al cielo per sapere che in realtà non lo sono mai. So che la mia vita è un dono e so che devo, nella vita, anche lottare lottare nel bene e nel male non sarò mai sola questo mi dico ogni istante non dovrò mai lottare da sola perchè ci sarai tu accanto a me e questo sempre Tu che non guardi i miei difetti Tu che non pensi a nulla ma che mi aiuti in maniera incondizionata Tu che con il tuo semplice sorriso scaldi il mio cuore Tu che con il tuo amore scaldi la mia vita Tu che con una semplice parola mi fai sentire viva e importante e mi fai capire quanto sia bella la vita e quanto sia bello viverla veramente poichè un tempo il Signore si sacrificò per me e anche per te poichè Lui diede la sua vita a te ora tu devi la tua vita a Lui.

lunedì 8 novembre 2010

DIO ci conduce alla santità


DIO, passo dopo passo, guida il suo popolo: la vita cristiana è una battaglia e una marcia. In questa lotta non c'è alcun indugio: lo sforzo deve essere continuo e perseverante. Avremo la vittoria sulle tentazioni di Satana solo con uno sforzo incessante. L'integrità cristiana deve essere perseguita con energia irresistibile e mantenuta con risoluta fermezza di proposito. C'è una scienza del cristianesimo che deve essere padroneggiata, una scienza tanto più profonda, vasta, elevata di ogni scienza umana, tanto più alta di quanto i cieli sono più alti della terra. La mente deve essere disciplinata, educata, allenata perchè dobbiamo servire DIO in modo da non armonizzarla con le nostre inclinazioni innate. Esistono tendenze ereditarie e acquisite verso il male e noi dobbiamo superarle. I nostri cuori devono essere educati in modo da divenire saldi in DIO. Dobbiamo formarci delle attitudini di pensiero che ci rendano capaci di resistere alla tentazione. Con una vita caratterizzata da una santa tensione e da una ferma fedeltà al bene, i figli di DIO devono segnare il loro destino.