venerdì 30 ottobre 2009

troppo occupati?

Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Esodo20:8 A volte avete l'impressione che state perdendo una battaglia di fronte alle mille cose che dovete fare? Non scoraggiatevi, abbiamo uno strumento di difesa: il sabato.è scritto :"Lavora sei giorni e tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo...."8esodo 20:9,10) Ogni settimana durante i primi sei giorni avrete forse l'impressione di dover avere il dono dell'ubiquità.Ma un giorno alla settimana vi viene data la possibilità di rinnovarvi.Allontanatevi dal rumore delle macchine, del traffico, del telefono e della sceglia-Allontanatevi dalle fonti d'informazioni: radio, telefono, computer-Allontanatevi dalla fretta: autostrade, agende, aeroporto. taxi, cronometro-Allontanatevi dalle numerose decisioni da prendere: comitati, incontri di lavoro-Allontanatevi da tutte quelle attività che normalmente portate avanti e riposatevi lasciandovi avvolgere dall'Amore di Dio, dalla sua salvezza e dal valore che dà a voi come persona per quello che siete e non quello che fate.Il comandamento del sabato per noi uomini di questo secolo è ancora più importante.Abraham Heschel scrive a proposito del sabato:"C'è un regno temporale il cui scopo non è quello di avere ma quello di essere. non di possedere ma di dare, non di controllare ma di condividere, non di sottomettere ma di accordarsi.La nostra vita prende un orientamento sbagliato se il controllo spazio-tempo e l'acquisizione delle cose diventano l'unico oggetto delle nostre preoccupazioni.Durante la settimana l'uomo vale per quello che realizza.Al sabato ha valore al di là di ciò che produce.Dio ci stima semplicemente perchè siamo noi, siamo suoi figli.Questo è il profondo significato del sabato.Tilden Edwards scrive:"Smettere di lavorare mete alla prova la nostra fiducia; io e il mondo affonderemo se per un istante interrompo le mie occupazioni?" Le attività della nostra vita moderna paralizzano la nostra vitalità.Minano la stima che abbiamo di noi e ne uccidono la gioia.Ma il sabato celebra il miracolo di una vita esuberante!

giovedì 29 ottobre 2009

le critiche

Criticare gli altri, lamentarsi per ogni cosa è il sintomo di un malessere interiore.Criticare gli altri è il tentativo di proteggere la propria autostima, cercando di abbassare gli altri, di sminuirli.Criticare e lamentarsi può costituire anche una "cattiva abitudine" imparata in famiglia, quando si è cresciuti con dei genitori nagativi e iper-critici.In ogni modo, a prescindere dall'origine di tale comportamento, esso produce degli effetti negativi nelle relazioni interpersonali.In realtà i nostri pensieri creano il nostro mondo e le nostre parole rivelano i nostri pensieri.Cosa c'è nel nostro cuore? perchè la bocca parla di ciò che abbonda nel cuore.Quando riusciamo ad eliminare le lamentele e le critiche dalla nostra vita, le relazioni con gli altri migliorano e la nostra vita è più serena.Se non ti rendi conto di evere questa abitudine nociva chiediti, dopo aver incontrato un'amica: di cosa ho parlato con lei?- ho speso pù tempo a lamentarmi e criticare o pronunciare parole incoraggianti e edificanti? " L 'uomo buono, dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene..... perchè dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca." luca 6:45

sabato 24 ottobre 2009

approfondimento

"Dio vuole che riveliamo Cristo al mondo e che riconosciamo la sua grazia che è stata manifestata nei santi uomini del passato.Ma la testimonianza più valida è quella della nostra esperienza.Noi siamo testimoni di Dio quando manifestiamo nella nostra vita la potenza trasformatrice di Dio.Ogni individuo vive una vita diversa da quella degli altri e compie un'esperienza diversa.Dio vuole che noi lo lodiamo conservando la nostra individualità.Questi preziosi riconoscimenti a lode della gloria della sua grazia, accompagnati da una vita cristiana, esercitando un potere irresistibile per la salvezza delle persone"

venerdì 23 ottobre 2009

La lampada del corpo

La lampada del corpo è l'occhio.Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre.... Matteo 6:22,23
Gli occhi rivelano le emozioni e i sentimenti : amore, gioia, speranza ma anche collera, dolore e timore.Queste emozioni vengono scatenate della secrezione di ormoni, in particolare quelli delle ghiandole surrenali situate proprio sopra i reni.L'esposizione al freddo, ai germi patogeni, la fame o la mancanza di sonno scatenano la stessa reazione.L'uomo moderno, con le continue ambizioni ed esigenze che s'impone, desidera affermare l'idea che un'ansia cronica sia sana.Un'esistenza priva si serenità e felicità è la causa di molti mali come l'ipertensione, l'angina, le ulcere gastriche, i disturbi intestinali, le emicranie, l'insonnia e altre patologie tutte collegate allo stress.Anche la parte interna dell'occhio non è immune dallo stress.I disturbi della coroide, parte intermedia dell'occhio, provocano un abbassamento più o meno consistente della vista.è un'affezione strettamente collegata alla personalità di tipo A, cioè persone molto attive, impazienti e ambiziose.Test approfonditi rivelano una piccola fuga di liquidi verso la parte posteriore dell'occhio dove il liquido trasparente si depone in una piccola tasca sotto la retina.Il disturbo raramente è grave, e generalmente non richiede cure particolari.Un cambiamento d'abitudini permette di neutralizzare la fuga e il fluido viene riassorbito.La scienza ha stabilito che esiste un nesso fra lo stress e questo accesso di ormoni surrenali.Il brano di oggi è tratto dal sermone sul monte e si trova tra il paso relativo ai tesori da accumulare in cielo e quello che dice che non conviene preoccuparsi per il cibo, gli abiti e la vita.Il comandamento che condanna l'ingordigia vuol dire semplicemente che dobbiamo essere soddisfatti dalla nostra sorte. La felicità consiste nell'accettare ciò che si ha e no cercare di ottenere quello che non si ha.Gli insegnamenti di Dio non costringono entro i limiti ben definiti la gioia o la libertà, ma forniscono le migliori indicazioni possibili per raggiungere la soddisfazione."I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi" (salmo19:8), Anche l'interno dell'occhio lo rivelerà.

mercoledì 21 ottobre 2009

Un punto di vista diverso

Anzi, a dire il vero ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Gesù Cristo, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto, io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo. Filippesi 3:8 Il 24 aprile Elaine scriveva l'ultima pagina del suo diario: " Signore, forse tu mi accorderai la guarigione, o mi condurrai verso la tomba.Ma io ti rivolgo quest'ultima preghiera: permettimi di restarti fedele ogni giorno". Tre mesi dopo Elaine moriva all'età di 42 anni.Per dieci lunghi anni aveva sofferto di tumore.La morte era in agguato da molto tempo nella sua vita.Perchè i giovani, i buoni devono soffrire e morire?Forse perchè il Signore deve compiere un'opera che altrimenti non potrebbe andare a buon fine? Forse perchè il cristiano paziente e ottimista nonostante la sofferenza, il dolore e la morte può fare molto di più per il vangelo che durante una vita lunga e fedele? Le seguenti parole mi offrono un diverso punto di vista sulla vita:"La pazienza, come il coraggio, ha le sue vittorie.La perseveranza nelle prove, come il coraggio nelle imprese, può conquistare uomini al Cristo.Il cristiano che manifesta pazienza e fermezza nelle difficoltà e nelle sofferenze, colui che affronta anche la morte con la pace e la serenità di una fede incrollabile, a volte può essere più utile alla diffusione del messaggio del vangelo di colui che vive tutta una vita di lavoro fedele....Il discepolo del Cristo che ormai si ritiene incapace di svolgere un'attività per il Signore e per la verità, non creda di non poter più rendere un servizio utile o di non avere più i frutti da raccogliere.I veri testimoni del Salvatore non sono mai totalmente ridotti all'inattività.In salute e in malattia, in vita e in morte,Dio li utilizza ancore" Sia per gli ammalati sia per i sani la pazienza e l'ottimismo rappresentano la chiave della vita."....Fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (giovanni16:33)

martedì 20 ottobre 2009

un popolo in cammino


Nel libro dell'esodo il Signore descrive la nascita di una nazione; nel libro dei Numeri si coglie un'altra dimensione: il popolo di Dio in movimento.Israele deve muoversi e prendere possesso della terra promessa; no in virtù dell'insita santità o bontà di quel popolo, ma solo grazie alle parole pronunciate da Dio ad Abramo:"Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre...." Direttamente legato a questa promessa c'è la sua condizione di potente esercito del Signore, un'armata conquistatrice che non poteva essere sconfitta da nemici esterni, poichè Dio, il creatore dei cieli a della terra, era in mezzo a loro.E grazie a questa presenza, Israele no è solo esercito, ma un esercito santo dal quale ci si attende che agisca di conseguenza.Ma il potente,e straordinario e vittorioso esercito, sospeso ai confini della terra promessa , viene sconfitto e non dai cananei ma dal suo interno.Satana sapeva che fino a quando avesse ubbidito al Signore, confidato in lui e vissuto per fede osservando i suoi comandamenti, non avrebbe avuto alcuna possibilità contro quel popolo.L'unica cosa che poteva fare, perciò, era manipolarli per fargli agire contro se stessi. Ci riusci. Ellen G.White scrive:"Dobbiamo temere molto più ciò che viene dall'interno che non dall'esterno.Sono molto più consistenti gli ostacoli alla forza e al successo provenienti dalla chiesa stessa rispetto a quelli del mondo" Anche noi siamo un popolo in movimento teso al raggiungimento della terra promessa e chiamato da Dio, quindi che lezioni trarre da questo libro? Per esempio, l'organizzazione scelta dal Signore per il campo, o l'assegnazione di compiti sacerdoti e leviti.Imparare dalle feste e dalle cerimonie relative al servizio del santuario; dai lamenti e dalla voglia matta degli israeliti di tornare in Egitto, definito" la terra dove scorrono latte e miele".Oppure, dalla lebbra di Mirian, dalla fede di Caleb, dall'intercessione di Mosè, dalla ribellione di Cora e persino dall'asino recalcitrante di Balaam."Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche.Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere.Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana, però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d' uscirne , affinchè la possiate sopportare" (1 cor 10:11-13).Forse, la principale lezione che possiamo apprendere dal libro dei Numeri è che Dio adempierà alle sue promesse.Che lo faccia servendosi di noi, nonostante noi o senza di noi, le promesse si compiranno.Letto alla luce della croce e del nuovo patto, il libro dei Numeri rivela come Dio abbia già fatto la sua scelta su di noi.L'unico dubbio rimasto è: quale sarà la nostra scelta su di lui?

sabato scuola

"Se vi siete consacrati a Dio per compiere la sua opera non è necessario che vi preoccupiate per il futuro.Colui a cui siete affidati conosce la fine sin dal principio. Gli eventi futuri, di cui non siete consapevoli, sono noti all'Onnipotente.Quando vogliamo gestire i nostri affari, contando sulla nostra saggezza e non ricercando il suo aiuto, ci assumiamo un compito che Dio non ci ha affidato....Ma se crediamo che Dio ci ama e desidera il nostro bene, non ci preoccuperemo più del futuro.Ci affideremo a lui come un bambino si affida al padre che lo ama.Solo così si placheranno le nostre preoccupazioni e i nostri tormenti perchè i nostri desideri saranno in armonia con la volontà di Dio"

domenica 18 ottobre 2009

Non mi proporrò nessuna cosa malvagia...salmo 101:3

Spesso mi inviano degli articoli con l'intento di aiutare le famiglie ad adottare un sistema di vita più equilibrata.Una rielaborazione del Salmo 23 mi ha fatto riflettere.Fino a che punto è sano guardare la televisione? La televisione è il mio pastore ne vorrei di più Essa mi fa allungare sul divano Mi allontana dalla fede Mi distrugge l'anima. Mi guida lungo i sentieri della sessualità e della violenza per amore del commercio Quando cammino all'ombra delle mie responsabilità cristiane Non ci saranno interruzioni perchè la TV è con me Il suo cavo e il suo telecomando mi confortano Essa prepara la sua pubblicità per me in presenza della mia mondanità Unge di umanesimo il mio capo e il mio consumismo La coppa del desiderio trabocca Si, la pigrizia e l'ignoranza mi seguiranno tutti i giorni della mia vita e io rimarrò in casa per guardare la televisione Fino alla fine della mia vita e per sempre

salmo 91

Chi abita al riparo dell'altissimo riposa all'ombra dell'Onnipotente.Io dico al Signore:"Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!"Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale.Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio.La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.Tu non temerai gli spaventi della notte, nè la peste che vaga nelle tenebre, nè lo sterminio che imperversa in pieno mezzogiorno.Mille ne cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma tu non ne sarai colpito.Basta che tu guardi, e con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi.Poichè tu hai detto:"O Signore, tu sei il mio rifugio", e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, nessun male potrà colpirti, nè piaga alcuna s'accosterà alla tua tenda.Poichè egli comanderà ai suoi angeli, di proteggerti in tutte le sue vie.Essi ti porteranno sulla palma della mano, perchè il tuo piede non inciampi in nessuna pietra. Tu camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il leoncello e il serpente.Poich'egli ha posto in me il suo affetto, io la salverò; lo proteggerò, perchè conosce il mio nome.Egli m'invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò, e lo glorificherò.Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza.

giovedì 15 ottobre 2009

rimuovere i vari strati

Mentre volavo dalla Svezia a Londra. ero seduto accanto ad un uomo d'affare.Cominciammo a parlare del più e del meno.La conversazione ci portò a parlare delle nostre rispettive attività.Gli dissi chi ero(segretario dell'associazione pastrorale della chiesa avventista del settimo giorno) e gli chiesi quale era la sua attività specifica.Mentre parlavamo delle nostre rispettive attività, egli mi disse che la sua attività gli provocava non poci stress.Io allora, citai alcune cose che mi avevano aiutato a combattere lo stress: dieta sana, passeggiate all'aperto, al fresco del mattino, ecc.Dato che avevamo parlato dei problemi che egli incontrava nel suo lavoro, gli chiesi:"Mi dica, che cos'è che nella sua vita riveste il significato più profondo".Stavo portando la conversazione nel campo degli interessi filosofici ed esistenziali.Egli riflettè un momento e quindi diede una risposta generica riguardo al suo lavoro ed alla sua famiglia.Gli domandai che cosa avrebbe dato significato alla sua vita se lavoro e famiglia gli fossero tolti.Egli non rispose.Ebbi, cos'ì l'opportunità di passare all'interesse spirituale.Gli chiesi se credeva in un Dio creatore, in grado di dare un significato alla sua vita nonostante i dolori e le prove che essa ci pone davanti.Confessò che tale concetto gli era del tutto estraneo.Giunsi , così , al punto di poter chiedere il permesso, è questo il punto di transizione per poter parlare della nostra fede.Dobbiamo sempre chiedere il permesso.Perciò dissi al mio interlocutore:"Posso dirle in che modo io ho trovato la pace e la risposta allo stress nella mia vita?".Egli rispose:"Ma certo , dica pure".In questo modo fui in grado di parlare della mia credenza in Dio che ci ha creati, che ci ama e ha un piano per la nostra vita.

salmo 23

Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo la acque calme.Egli i ristora l' anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.Quand' anche camminassi nella valle dell' ombra della morte, io non temerei alcun male, perchè tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del Signore per lunghi giorni.

mercoledì 14 ottobre 2009

Evangalizzazione madiante la conversazione

Mio padre era avventista de settimo giorno e mia madre credente cattolica.Mia madre fumava e mangiava carne di maiale; mio padre no.Mia madre andava in chiesa la domenica e mio padre il sabato.Però in casa nostra non vi erano discussioni sulla religione.Vi era reciproco rispetto.Mio padre, in macchina la domenica ci accompagnava in chiesa e rimaneva nell'auto ad aspettarci studiando la scuola del sabato.Un giorno la mia nonna materna, malata di cancro, morì all'ospedale.Mia madre chiamò mio padre al lavoro e quando egli giunse a casa , pianse fra le sue braccia per una buona mezz'ora.Poi disse:"La nonna se n'è andata e probabilmente sta soffrendo nel purgatorio".Mio padre le disse con dolcezza:"Gloria, nel corso degli anni mi sono astenuto dal dirti qualcosa riguardando alla morte perchè temevo offenderti.Ora, però desidero dirti ciò che la bibbia dice a questo proposito".Mia madre aveva un gran bisogno di sapere e quindi era pronta ad ascoltare.Così, per mezzo della scrittura, mio padre le espose la sua conoscenza riguardo alla morte e ciò che si trattava di una specie di sonno del tutto incosciente.Quindi sua madre riposava in attesa della risurrezione, che sarebbe avvenuta al ritorno di Cristo.Mia madre quella notte dormì bene e l'indomani prese parte al funerale senza difficoltà.Il sabato seguente si alzò presto, indossò un bel abito e disse a mio padre:"Oggi vengo in chiesa con te".Le parole giuste, dette nel modo giusto e nel momento giusto possono cambiare molte cose.Dobbiamo chiedere a Dio di aiutarci a farlo con le persone che incontriamo ogni giorno.

lunedì 12 ottobre 2009

farsi degli amici per dio

Tempo fa ricevetti la visita di un neoconvertito.Era turbato.Mi disse:"Mark, ho talmente irritato i miei parenti che i miei genitori hanno minacciato di buttarmi fuori di casa".Gli domandai che cosa aveva potuto irritarli a tal punto.Mi rispose che era stato impressionato da un mio sermone sul marchio della bestia e che aveva dato ai suoi parenti cattolici il riassunto di quella conferenza.Non riusciva a capire perchè essi fossero così adirati.Gli chiesi "Alfredo, il primo studio che ti ho dato è stato forse sul marchio della bastia?"egli riflettè un istante, quindi rispose dicendo che io gli avevo parlato prima di Gesù e poi in seguito della croce, della redenzione, del secondo avvento di Cristo....Solo in un secondo tempo gli avevo parlato del marchio della bestia.Gli feci chiaramente comprendere che quando insegnamo qualcosa è importante il "quando", il "momento" in cui lo facciamo.Questo è altrettanto importante quando la cosa stessa che diciamo.Talvolta rischiamo di voler esercitare troppo presto una certa pressione su quanti ci ascoltano.Ricordiamo che i neonati e i giovani nella fede hanno bisogno prima del latte invece di alimenti più pesanti da digerire.Isaia 50:4 presenta tre elementi vitali nell'evangelizzazione mediante la conversazione:"Il Signore; l'Eterno mi ha dato una lingua esercitata perchè io sappia sostenere con la parola lo stanco; egli risveglia ogni mattina il mio orecchio, perchè io ascolti come fanno i discepoli".Si tratta qui di qualcuno le cui parole sono suggerite dal Signore; qualcuno che ha imparato a dire parole che sostengono lo stanco; un uomo che sa quando ascoltare e quando parlare.è possibile dire una parola giusta , in modo giusto, ma al momento sbagliato.è anche possibile dire la parola giusta in modo sbagliato al momento giusto e, infine, dire la parola sbagliata al tempo giusto e nel modo giusto.Per avere successo nell'evangelizzazione occorre sapere che cosa dire,come dirlo e quando dirlo.

farsi degli amici per dio

Supponete di fare conoscenza con un membro della chiesa battista e di parlare con lui dello stato del mondo.Egli vi fa osservare:"Forse il rapimento della chiesa avverrà presto".è questo il tempo di tirare fuori la bibbia e smentirlo facendogli notare quel ch' essa dice riguardo agli eventi finali? no; dovete cercare di essere d'accordo con lui nella misura del possibile, evitando di urtarlo.Cercate di evidenziare le credenze che avete in comune?Esprimete la speranza di essere un giorno in cielo con Gesù.è questa la cosa che conta! Dite, press' a poco così :"Io, come te, guardo avanti e aspetto l'avvento di Gesù che verrà per metter fine a tutti i dolori del mondo".Supponete di incontrare un'amica che torna da un funerale.Ella dice"Sono grata al Signore che la mia mamma ora sia in cielo con Gesù". Quale sarà la vostra reazione? cercherete di correggere il suo errato concetto riguardo lo stato dei morti? no, cercate delle credenze che avete in comune con lei.Potete dirle:"Sarà un giorno meraviglioso quello nel quale noi saremo in cielo, riuniti coi nostri cari".

domenica 11 ottobre 2009

farsi degli amici

Seduta nel soggiorno, Giovanna leggeva un opuscolo che le era giunto per posta.Esso annunciava un seminario sull'apocalisse che avrebbe avuto luogo in quella città.Ella studiava la bibbia da circa sei mesi e aveva interesse per le profezie; ma le bestie delle quali parlava l'opuscolo le apparivano piuttosto bizzarre.Inoltre , non aveva mai sentito parlare della persona che avrebbe tenuto quel seminario.Se da un lato Giovanna avrebbe desiderato andarvi, dall'altro era trattenuta dal timore che dietro quelle riunioni si celasse una qualche setta religiosa.Alla fine gettò l'opuscolo nel cestino dei rifiuti Circa tre ore dopo, venne a farle visita la sua amica Barbara.Dopo avere conversato per alcuni minuti, Barbara disse:"Giovanna, il mio pastore sta tenendo una serie di studi bibblici sul libro dell'apocalisse.Ho con me un opuscoletto che ne parla.Ti piacerebbe partecipare?". Barbara diede a Giovanna lo stesso opuscolo che lei aveva buttato nella pattumiera poco prima.Però questa volta Giovanna disse"Mi piacerebbe partecipare, questo opuscolo sembra interessante".Che cosa aveva fatto sì che il primo opuscolo fosse gettato via e il secondo venisse quardato con tanta attenzione?L'amicizia ,infatti elimina i pregiudizi, abbatte le barriere getta un ponte fra l'ignoto e il noto.L'amicizia è il mezzo per il quale Dio si serve per addurre a sè uomini e donne