lunedì 14 dicembre 2009

Mantenere la parola


Un conto è mentire a più non posso, cosa ovviamente grave e sbagliata, ma non è di questo che stiamo parlando. Quante volte abbiamo fatto una promessa solenne, o un voto nel nome del Signore che eravamo assolutamente intenzionati a mantenere, salvo poi venir meno per una ragione o per l'altra? Nel contesto immediato abbiamo a che fare con i voti fatti al Signore, ma in realtà tutte le volte che diciamo di fare qualcosa, dovremmo dare seguito alla promessa, sopratutto in considerazione del nostro essere cristiani. Il fatto che nel momento in cui ci siamo esposti avessimo tutte le intenzioni di onorare la parola data farà ben poca differenza al cospetto della persona cui è stata fatta la promessa. Forse ci crederà, forse no; il punto è questo: che genere di rappresentanti di Cristo siamo se andiamo in giro a fare delle promesse che poi, per varie ragioni, non riusciamo a mantenere?é fondamentale un'estrema prudenza nelle promesse o nei voti che facciamo, perchè potremmo trovarci nell'imbarazzante posizione di non poter dare loro seguito, a prescindere dalle nostre buone intenzioni. "Un impegno che non costringa a compiere il male, deve essere sempre considerato sacro. L'inviolabilità di un giuramento o di un impegno non può essere intaccata". Nella cultura israelita, non riuscire a mantenere una promessa fatta nel nome di DIO era considerato un peccato di omissione. In senso pratico, venir meno a un voto equivale a pronunciare il suo nome invano, sopratutto se siamo dei cristiani che , idealmente, dovrebbero fare ogni cosa nel nome di Cristo.

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